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MA DOVE VAI SE LA ……

Il mondo è sconvolto da stupri e principi ballerini, pochi si salvano dalla confusione generale, guai ad ogni angolo, inflazione di stress a prezzi popolari, soltanto in due riescono a sopravvivere allo scasso universale avendo idee limpide e rigide più delle colonne romane di piazza San Pietro. Chi sono i fortunati? Gianni Alemanno, sindaco di Roma e Maurizio Gasparri, presidente del gruppo di centrodestra al Senato della Repubblica. Dopo la complicata ammucchiata fra Forza Italia e Alleanza Nazionale per arrivare ad un unico partito, i due in coro hanno detto: “non vorremmo che la nuova formazione politica sia una riedizione della Democrazia Cristiana, perché noi portiamo i nostri valori ai quali non abbiamo nessuna intenzione di Rinunciare. Dichiarazione che metterebbe allegria anche alla scimmia di Tarzan, se fosse ancora viva. E facciamo il punto della situazione: quelli che erano democristiani quindici anni orsono, sono stati deportati in paesi africani e scambiati con clandestini rientrati fra noi con il barcone affamati di permesso di soggiorno, quindi hanno trovato posto provvisoriamente nel centro di accoglienza di Forza Italia in attesa di identificazione per rimediare diritto di cittadinanza nella casa dei grandi fratelli dove il minestrone è piatto prelibato nei giorni di festa.

Quale il triste destino dei due pensatori? Comunisti mai, democristiani vomito sicuro, resta soltanto parcheggiare nel fascismo quello buono e non andare dietromotori al presidente Gianfranco che ha liquidato tutto per abbordare il nuovo senza pesanti fardelli sfascia carriere di cui è meglio fare a meno. Poi, a sanatoria, il ritornello che affligge tutti i “politici” senzamestiere che vanno giù di brutto con: “siamo portatori di valori irrinunciabili” anche se nessuno capisce quali siano, ma è una ciambella di salvataggio, vedi Alemanno e Gasparri. Vanno nel Partito della Libertà ma sentono disagio di stare a gomito con vecchia mummie del passato, non hanno minima voglia di ammainare bandiere tonanti intrise di “valori” di cui sono portatori e allora la minestra belrlusconiana avrà sapore sciapo senza sale e alterno per eccesso di peperoncino. Però dopo le prossime elezioni europee il baraccone comincerà a scricchiolare, i leoni usciranno dalle gabbie, i cavalli correranno impazziti sulla pista, i soliti clown tenteranno di procurare risate al pubblico dalla bocca buona e stomaco foderato da alluminio rinforzato, il nostro piccolo mondo continuerà a campicchiare con voluttà, felice di essere guidato da soggetti che camminano a marcia indietro. Può solo consolarsi con “Alè-vanno”, il che non è poco con questo tempo di carestia.

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